Anna Maria D’Alò – Arte
La danza è una poesia scritta con i versi delle movenze del proprio corpo.
La danza è una poesia scritta con i versi delle movenze del proprio corpo.
La scultura è il commento migliore che un pittore può fare sulla pittura.
Le ombre prendono forma quando i corpi si allontanano come per prolungare la loro presenza, sono figure secondarie perché non hanno corpo, ma rivelano il loro passaggio. I ricordi sono ombre del passato, prendono forma per ripercorrere il tragitto di esistenze ormai dileguate.
L’amore totale non è scindibile, in quanto è unico corpo e unica anima. Fusione e al contempo osmosi, desiderio di appartenenza nel proprio emisfero esente da dualità, nata solo all’origine, ma diventata parte di sé, accorpata per vivere solo insieme nella propria unicità.
Un artista, a volte, può esser scambiato per un pazzo. Una persona instabile che vive in un mondo tutto suo, più o meno surreale. Altri potranno considerarlo un genio e stimarlo. Ma un artista non è altro che una sorta di Peter Pan, un bambino troppo cresciuto che ha mantenuto viva la sua curiosità, le sue paure e le sue speranze. Un bambino che non vuole cambiare, ma ti permetterà di cambiare. Un bambino che non vuole crescere, ma solo continuare a colorare.
Ho voluto legare le linee fuggenti della natura.
La danza è la madre di tutte le arti. Musica e poesia si determinano nel tempo, le arti figurative e l’architettura nello spazio: la danza vive ugualmente nel tempo e nello spazio.