Anna Maria D’Alò – Filosofia
Siamo un plurale di volti che non si smarriscono nella nostra identità, ma coesistono per caratterizzarla e raggiungerla.
Siamo un plurale di volti che non si smarriscono nella nostra identità, ma coesistono per caratterizzarla e raggiungerla.
Noi non ci realizziamo mai. Siamo due abissi: un pozzo che fissa il Cielo.
Ci sono legami che formano un unico calco con le pareti del nostro cuore e neppure il sopraggiungere dell’ultima notte li scioglierà.
Per quello che noi oggi conosciamo, la mente umana è influenzata da due soli fattori: le esperienze quotidiane di una intera vita, e il codice genetico che abbiamo ereditato.Dal momento che non vi è nulla di genetico nei pensieri e nelle idee filosofiche, allora queste sono quasi solamente il risultato delle nostre esperienze.Ma come possiamo anche solamente sperare di poter avere esperienza di tutta la vita, di tutto l’universo, di tutto ciò che esiste, è esistito, esisterà, o potrebbe esistere? D’altronde la nostra è una vita intrinsecamente finita e limitata.E allora come possiamo pensare di poter organizzare una filosofia universale nell’arco non solo di una vita umana, ma anche di una intera civiltà umana.La nostra non può che essere una conoscenza limitata, finita e incompleta.
Spesso si rifiutano gli eventi per timore di viverli.
La condivisione è una cosa diversa dall’appropriazione indebita.
La depressione è un club riservatoai ricchi d’animo e ai puri di cuore…Gli altri stanno al bar a parlare di pallone donne e macchine.. Stanno “bene”…Non mi stupisce che da psicologi e psicoterapeuti vadano i normali…Del resto la depressione non è altro che un eccesso di lucidità!