Anna Maria D’Alò – Morte
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
L’anima dei poeti indossa sempre abiti nuovi: larghi o stretti, a volte molto aderenti.
La tempesta che ci prende all’improvviso è specchio della propria anima in tumulto, che si vuole redarguire, sottomettere, ma sempre emerge nel nostro specchio per ritrovarci, perché ci appartiene e mostra le nostre nudità.
Gli opposti hanno sempre un loro punto di incontro nel mutamento dello scenario della vita e in quell’attimo l’istante diventa eterno.
La morte dà riposo, quando arriva chiudi gli occhi e accontentati.
La morte ha un pessimo difetto: quello di non essere selettiva.
Farsi gioco della morte è celebrare la vita.