Anna Maria D’Alò – Stati d’Animo
Non restare senza volto quando ti cade la maschera, mostra la tua pelle senza timore di essere te stesso.
Non restare senza volto quando ti cade la maschera, mostra la tua pelle senza timore di essere te stesso.
L’attesa di te è lieta di se.
Nel buio si cammina portando le mani avanti. Ritieniti fortunato di trovare e sentire qualcosa. Anche se non sai cos’è, ti può essere d’aiuto, o ti uccide! Nel secondo caso non devi preoccuparti… è solo arrivato il tuo momento.
E un, due tre, un, due, tre vola la mente mia e un, due, tre, un, due, tre a ritmo di una danza sgangherata, e un, due, tre, un due, tre ricama parole la mente mia, ricama ragnatele di pensieri, rovi di agonie, e un, due, tre, un, due, tre tarsie intarsia nel legno della memoria, scolpisce sul marmo dell’abbandono. Un, due, tre, un, due, tre volteggia la mente mia, scivola vento tra le foglie, le trascina la mente mia e accarezza con loro la terra nuda. Un due, tre, un, due, tre è neve la mente mia, fredda, freddissima gelida e scolorisce ogni certezza certa, imbianca ogni incertezza certa.
Non chiedermi come sto, se è solo una domanda di cortesia. Non guardarmi se tanto ti fermi in superficie senza guardare oltre. Non sfiorarmi la pelle se non sei capace di sfiorarmi anche il cuore. La superficialità la vivo ogni giorno ed io ho bisogno di qualcosa di forte, di vero e di profondo che mi scuota l’anima.
Come puoi non ammorbidirti quando vedi un’anziana china, stanca, trascinarsi dietro un carrello portaspesa che sembra contenere l’intero peso dei suoi anni?
C’è chi la chiama follia, io la chiamo voglia di vita, da godere fino all’ultimo respiro.