Anna Maria D’Alò – Stati d’Animo
Non ti ho dimenticato, ho solo voluto ricordarmi che esisto anch’io.
Non ti ho dimenticato, ho solo voluto ricordarmi che esisto anch’io.
Non cerco assoluzione, non cerco facili fughe. L’unica colpa che ho commesso è amarti. Lasciare che la mente parlasse al cuore di te, lasciare le mani libere di toccare e raccontare di noi. Vuoi un colpevole? Ebbene sia. Guardami.
Noi siamo solamente portavoce del nostro cuore, perché tutto quello che noi sentiamo in lui e che poi ci trasmette, noi poi lo applichiamo.
L’ebbrezza del potere ha sete di potere, l’ebbrezza d’amore ha sete d’amore. Né l’una, né l’altra si placano facilmente.
Certe parole non sono biodegradabili, restano lì per anni, ai bordi dell’animo, ad inquinarti il sorriso.
Quando si alza il sole solo, mi risplende un buio lucente sulla lama dei contrasti interiori e gli occhi mi sono inabili alla luce e camminerei sulle braccia per aver l’illusione di vedere dritte le mie visioni sconnesse, poi, avanzerei prendendo una storta sul polso e gravandomi sull’altro in quel disequilibrio che mi accompagna.
I tagli si schiariscono… e diventano cicatrici… le cicatrici scompaiono… ma il dolore resta.
Non cerco assoluzione, non cerco facili fughe. L’unica colpa che ho commesso è amarti. Lasciare che la mente parlasse al cuore di te, lasciare le mani libere di toccare e raccontare di noi. Vuoi un colpevole? Ebbene sia. Guardami.
Noi siamo solamente portavoce del nostro cuore, perché tutto quello che noi sentiamo in lui e che poi ci trasmette, noi poi lo applichiamo.
L’ebbrezza del potere ha sete di potere, l’ebbrezza d’amore ha sete d’amore. Né l’una, né l’altra si placano facilmente.
Certe parole non sono biodegradabili, restano lì per anni, ai bordi dell’animo, ad inquinarti il sorriso.
Quando si alza il sole solo, mi risplende un buio lucente sulla lama dei contrasti interiori e gli occhi mi sono inabili alla luce e camminerei sulle braccia per aver l’illusione di vedere dritte le mie visioni sconnesse, poi, avanzerei prendendo una storta sul polso e gravandomi sull’altro in quel disequilibrio che mi accompagna.
I tagli si schiariscono… e diventano cicatrici… le cicatrici scompaiono… ma il dolore resta.
Non cerco assoluzione, non cerco facili fughe. L’unica colpa che ho commesso è amarti. Lasciare che la mente parlasse al cuore di te, lasciare le mani libere di toccare e raccontare di noi. Vuoi un colpevole? Ebbene sia. Guardami.
Noi siamo solamente portavoce del nostro cuore, perché tutto quello che noi sentiamo in lui e che poi ci trasmette, noi poi lo applichiamo.
L’ebbrezza del potere ha sete di potere, l’ebbrezza d’amore ha sete d’amore. Né l’una, né l’altra si placano facilmente.
Certe parole non sono biodegradabili, restano lì per anni, ai bordi dell’animo, ad inquinarti il sorriso.
Quando si alza il sole solo, mi risplende un buio lucente sulla lama dei contrasti interiori e gli occhi mi sono inabili alla luce e camminerei sulle braccia per aver l’illusione di vedere dritte le mie visioni sconnesse, poi, avanzerei prendendo una storta sul polso e gravandomi sull’altro in quel disequilibrio che mi accompagna.
I tagli si schiariscono… e diventano cicatrici… le cicatrici scompaiono… ma il dolore resta.