Ogni panchina racconta la sua storia: risate gaie di bimbi in attesa di nuovi giochi, baci di innamorati che afferrano il domani, discorsi di anziani che dipanano la matassa del passato, notte al gelo dei viandanti senza dimora.
Preferisco chi mi sottovaluta a chi mi sopravvaluta! Meglio risultare una sorpresa che una delusione.
Siamo ombre, luci e colori: dipende da noi mettere tutto al posto giusto per far ammirare il nostro capolavoro.
Si può aver perso ma essere in ogni caso vincente.
Alla gente piace fare foto. A me non dispiace. Sento che coglie solo il processo del morire, che lo tiene sospeso un momento, e sì, può essere divertente.
Tutti capaci di lamentarsi ma nessuno capace di aprire il cuore.
Siamo attimi alla mercé del soffio della vita, dipinti dagli eventi, sognatori sopravviventi.