Anna Maria D’Alò – Stati d’Animo
La presenza è un letto disfatto, l’assenza è un letto vuoto.
La presenza è un letto disfatto, l’assenza è un letto vuoto.
Molti, tutti, mi chiedono perché quando ascolto la musica alzo il volume al massimo. Pensare tutto il giorno, e tutta la notte, senza poter far null’altro che vivere col rimorso dei miei errori lasciati indietro come simbolo di resa, sentire a stento la voce di chi mi parla, perché quella del mio dolore grida, è straziante. E allora, reprimendo le lacrime, alzo al massimo il volume delle canzoni, alla ricerca di qualcosa che possa avere una voce più forte di quella dei miei pensieri. E che possa farmi sentire qualcosa di più, che questo macabro mondo che crolla, e che vorrebbe trascinarmi con se. Non basta più la bandiera bianca, per salvarsi dalla guerra: Ormai, una volta prese le armi, siamo noi stessi il proiettile scagliato, e spesso, la maggior parte delle volte, dall’altro lato del campo minato, i nemici che muoiono sotto i nostri colpi di cannone, siamo sempre noi.
Da tempo sono latitante, ma impegni pressanti governano il mio esiguo spazio. Non chiedetemi come vivo, ma per chi mai potrà essere il mio primo pensiero ed io vi risponderò: “Per mia moglie e i miei cari angeli che di amore mi hanno nutrito!” *.
La paura di rimanere da soli ci spinge a commettere errori che possono segnare il nostro futuro.
Io non conosco il volo della rondine né il sentiero dei tuoi pensieri come naufraga vivo in attesa di salvezza.
A volte mi chiedo perché la maggior parte della gente abbia quasi sempre così tanta paura di esprimere i propri sentimenti, come se si vergognasse di quella che considera scioccamente una grande debolezza.
Bastava poco veramente poco. Vediamoci e parliamone. “Tanto tu sei forte, sei saggio”, sì, io sono forte, sono saggio, “tu non ce l’hai il cuore come tutti gli altri”, già, io non ce l’ho il cuore come tutti gli altri, perché io ne ho uno solo di cuore, gli altri ne hanno uno per ogni occasione.