Anna Maria D’Alò – Stati d’Animo
La sensibilità accende l’anima, ma quando è indomabile fa male al cuore.
La sensibilità accende l’anima, ma quando è indomabile fa male al cuore.
Abbiamo tutti una data di fabbrica e una di scadenza, ma nel frattempo cerchiamo di non essere già avariati, profumiamo di vita.
È solo a favore dei disperati che ci è data la speranza.
La distanza non agisce sul cuore.
L’abitudine ci uccide lentamente, mentre crediamo di vivere.
“La sua malattia è diventata più seria dopo il mio ictus. Per Clio è stato difficile, come lo sarebbe stato per chiunque. Era convinta che le sarebbe successo qualcosa di orribile. Prima Justin, poi io. Secondo lei ci aveva persi entrambi. Ha cominciato ad avere delle paure. Prima erano poco significative, incubi passeggeri che non interferivano con la sua vita quotidiana, ma poi sono peggiorate al punto che il minimo mal di testa si trasformava per lei in un tumore al cervello. Un mal di schiena in un tumore alle ossa. Un ritardo in un incidente mortale. Si aspettava sempre una disgrazia. Era un comportamento irrazionale. Dapprincipio non ci facevo molto caso.”[…]”Con il passare del tempo, però, mi sono reso conto che c’era qualcosa che proprio non andava. Lei piangeva in continuazione, veniva da me a mostrarmi ogni gonfiore, neo, lentiggine che pensava le fosse comparso sul corpo. Un neo era un melanoma, un livido il segno di qualche malattia mortale. Non dormiva. Perdeva peso. Io non sapevo che fare per aiutarla e mi era difficile stare a guardare.”
La bellezza e la giovinezza non si possono fermare, sarebbe come voler arrestare per sempre…