Anna Maria D’Alò – Tristezza
Non c’è tormento peggiore di chi non crede in se stesso.
Non c’è tormento peggiore di chi non crede in se stesso.
Spesso vorremmo urlare tutto il nostro dolore, ma l’anima ci trattiene le parole e noi soffriamo in silenzio!
Che tristezza pensare a persone che fino a poco tempo prima ti esaltavano anche esageratamente, e subito dopo, hanno un comportamento a dir poco discutibile. Che tristezza ascoltare belle parole verso quello che hai fatto, e subito dopo un mutismo spaventoso. Che tristezza pensare che persone a cui hai dimostrato stima, considerazione, affetto e soprattutto rispetto, tutto d’un tratto cambiano atteggiamento. Che tristezza essersi illuso di aver incontrato una persona “unica”. Che tristezza aver immaginato qualcosa di grande. Dimostrazione che tante, troppe volte, le cose belle, poi così belle non sono. Che tristezza tutto questo. Però, c’è qualcosa di grandioso: la convinzione di operare per il bene, la certezza di lottare, la gioia di vedere anche una sola persona che ti apprezza. Se poi saranno più persone, allora sarà idilliaco. Signore, mi affido a te: quello che faccio non è gradito agli altri? Pazienza, l’importante è che lo sia per te.
Implosione. Apparentemente intatti fuori, realmente lacerati dentro.
Nessuno sarà capace di leggere e scrutare i dolori dell’anima, ognuno di noi porterà il propio carico, e la folla che attraverserà sara fatta di non vedenti.
Quello di cui ho paura non è la morte, ma la solitudine.
Non arrenderti mai alla prima caduta, altrimenti non imparerai mai a danzare sulle lastre di ghiaccio della vita.