Anna Maria D’Alò – Verità e Menzogna
Le maschere non hanno vita, ma neppure chi le indossa, perché la prende in prestito dai loro falsi volti.
Le maschere non hanno vita, ma neppure chi le indossa, perché la prende in prestito dai loro falsi volti.
Nella vita c’è sempre un’ultima carta da sistemare in cima al tuo castello ed è quella che potrebbe aggiustare o far cadere tutte le altre, perciò bisogna posizionarla bene.
Fu un giorno fatale quello nel quale il pubblico scoprì che la penna è più potente del ciottolo, e può diventare più dannosa di una sassata.
Amare tutta l’umanità può riuscire più facile del tollerare una sola persona.
Ecco come fanno. Ci dicono che la vita è bella per tenerci tutti vivi e poi ci riempiono di mediocrità e illusioni per farci dimenticare la catastrofe della nascita e tranquillità del morire. Cosi ognuno perde la vera concezione di individuo in mezzo al mondo e diventa talmente fanatico della vita che con il tempo ha sempre più paura della morte, cosi facendo, non se ne riesce a distaccare, e i potenti, tenendoci a bada in questo modo hanno la possibilità di dare il loro spettacolo a noi marionette.
Il vuoto, è quello spazio desertico dell’io interiore, rimasto privo di un qualcosa di essenziale, tale da far cadere ogni orizzonte ed il tempo è una grandezza fisica, quell’intervallo di tempo necessario affinché il vuoto venga bonificato, ossia illuminato dalla riscoperta del vero gaudio, reso fertile, pronto a far sbocciare un forse nuovo e lucente fiore, emblema di quella sorgente, motivo per cui l’uomo stesso è stato da Dio procreato.
Il dialogo è l’arma contro l’indifferenza, i preconcetti e i fraintesi.