Anna Maria D’Alò – Vita
Siamo trame di un tessuto chiamato “Vita” e vivremo finché non ci logoreremo, ma il nostro vissuto farà sempre parte di quel meraviglioso tessuto.
Siamo trame di un tessuto chiamato “Vita” e vivremo finché non ci logoreremo, ma il nostro vissuto farà sempre parte di quel meraviglioso tessuto.
Oggi, ancora una volta, decido di dedicare la mia vita alla pace. Di essere così forte che nulla potrà alterare la pace del mio spirito. Di trasmettere salute, gioia e speranza a chiunque io incontri. Di far sentire ai miei amici che c’è qualcosa di buono e di magnifico in loro stessi. Di guardare il lato positivo in ogni cosa e di essere ottimista nella vita. Di sfidarmi ad agire e di mirare al meglio. Di essere felice nella vittoria degli altri così come nella mia. Di non scordare gli errori del passato e di avanzare risolutamente per ottenere i migliori risultati nel futuro. Di dedicare totalmente tanto tempo al mio miglioramento personale che non me ne resterà più per criticare gli altri. Di essere troppo forte per la paura, troppo nobile per la collera, troppo felice per l’inquietudine. Di approfondire la mia fede ogni giorno affinché possa trovare la strada da seguire nella vita.
C’era un piacere particolare nel giorno dopo, accresciuto dalla rinuncia alla gratificazione immediata e alla soddisfazione del desiderio in nome di un obiettivo superiore.
Nella vita le follie vanno fatte. Nella vita la noia e la monotonia sono la tomba della vitalità. Nella vita nessuno può metterti in un angolo a tacere e a morire. Nessuno può spegnere la tua energia! Io faccio parte di quelli che traboccano di vitalità e di energia. Tra quelli che le follie le amano in compagnia degli amici, nel rispetto della vita altrui.
Mugolii e rimproveri avvicinano il corpo alla mente e si schiudono ogni tanto, quando ne hanno tempo e voglia. Steli sottili di un verde che agogna l’indiviso, sopportano la più grande delle intemperie: la noia. Guazzabuglio incontrastato deturpa i lineamenti di visi una volta sorridenti: si faccia della vita quel che si vuole, nessuno è responsabile per sé stesso.
Quando tutti quelli che muoiono di fame saranno morti di fame, nel mondo non avremo più il problema della fame.
L’ovvio è la malattia dei costanti. Ammaliamoci di fantasia, mai di noia.