Anna Rijtano Mallus – Stati d’Animo
Lascerò che le emozioni volteggino nell’aria come polline a primavera e che il sole illumini ogni sentimento rivelandone la parte migliore.
Lascerò che le emozioni volteggino nell’aria come polline a primavera e che il sole illumini ogni sentimento rivelandone la parte migliore.
Mi sono ritrovato in cima ad un vulcano islandese, ero un vagabondo depositario di allucinazioni fatte di carta, come un poeta germanico di Jena, seduto e gobbo sul suo scranno ruvido, in compagnia degli affanni del domani e le mani screpolate dalla pena e dall’inchiostro.
Tanto grande, ma tanto piccola, e nessuno che ti abbraccia mai!
Un altro matto. Non si riusciva a evitarli. Erano quasi tutti matti a questo mondo. E quelli che non erano pazzi erano arrabbiati. E quelli che non erano pazzi o arrabbiati erano semplicemente stupidi. Non avevo scampo. Non avevo scelta. Dovevo solo resistere e aspettare la fine. Era un lavoraccio. Era il lavoro più duro che si potesse immaginare.
Si insinua un nuovo giorno e senza far rumore stringe tra le sue braccia tutto quello che mi apparteneva.
Reggo così bene il peso delle mie infelicità che non potrò mai essere una vera infelice.
Un poeta non è mai a corto di parole se le corde della sua anima vengono attraversate dal vento giusto che le fa vibrare…