Annamaria Crugliano – Acqua
L’acqua, se la rovesci rimane sempre acqua, per poco muta, cambia, ma alla fine ritorna ad essere acqua.
L’acqua, se la rovesci rimane sempre acqua, per poco muta, cambia, ma alla fine ritorna ad essere acqua.
La sofferenza si scrive senza lettere o rischi di descriverla male e provare ancora più…
Nella storia di ogni persona c’è una diga. Da una parte, l’acqua che cresce e…
Tu che mi sentivi. Tu che mi hai sentito. Perché non canti più per me. Siamo così distanti. Eppure il mio grido ti arrivava. Lo sentivo dentro di te. Ora è un eco che si disperde nello spazio tempo. E io danzo e canto ancora per te. Vorrei che mi toccassi ed esplodessi nella mia scatola di cartone. Anche le stelle ci provano. Tentano in ogni momento. Poi muoiono. Ma non smettono. Non desiderano altro. Puoi biasimarle. Ti scaldano e ti illuminano, ti illuminano e ti scaldano. E tu le ami. La sete ti sfinisce. Perché non ti disseti. Una brocca d’acqua nell’oceano. Ti acceca come un faro nel nero buio. Cammini sulle orme della gente che fu. Il sole non le tocca. E sono gelide e buie come una caverna di ghiaccio. È una lingua dura e secca. Ma sente ancora il sapore dell’acqua.
Di peccato ti stressi.
L’interiorità è l’unica utopia realizzabile!
Amore buono finché non fa troppo male.