Annamaria Crugliano – Figli e bambini
L’adulto non si finge bambino, il bambino si finge adulto.
L’adulto non si finge bambino, il bambino si finge adulto.
Io amo sorridere, come fanno i neonati che sorridono alla vita perché vogliono imparare ad amarla, come i grandi che hanno verso i piccoli un sorriso di speranza. Odio quei i sorrisi pagati e preparati della pubblicità dei dentifrici, che al massimo possono farti pensare che ci sono persone che avranno speso un patrimonio dal dentista e magari si rifanno accecando la gente con i loro bei denti bianchi per poi derubarla!. Un sorriso può far volare anche la fantasia, abbondare in una risata, bisognerebbe istigare a sorridere, è proprio un peccato perdersi tanti diversi sorrisi…
Nella voce schietta dei bambini è racchiusa la poesia del Natale: dai loro canti scorre la bontà, che come fiume d’amore rompe gli argini della diffidenza, donando un frammento d’incanto anche a chi ha dimenticato il proprio candore.
Il sorriso di un bambino ha la dolcezza di un fiore profumato in un prato di primavera.
Dolce bambina tu non sei diversamente abile, poiché hai tanto amore da donare. Tu insegni al mondo intero il significato della parola “vivere”.
I figli credono che noi mamme siamo stupide, e noi facciamo credere loro che lo siamo.
La condanna di chi non vive un’infanzia è riviverla per sempre.