Annamaria Crugliano – Figli e bambini
L’adulto non si finge bambino, il bambino si finge adulto.
L’adulto non si finge bambino, il bambino si finge adulto.
Voglio un qualcuno che mi ispiri così tanto amore, che io non tema più di lanciarmi nel vuoto micidiale, resa folle dalla sua bellezza.
Non priviamo i bambini del loro futuro, lasciamo che i loro occhi possano vedere il mondo sempre con la stessa purezza che Dio gli ha donato.
Tutto ciò che non impariamo dai nostri genitori ce lo insegnano i figli.
Il più bel regalo che l’uomo possa conoscere è il frutto della riproduzione della propria materia; i figli.Essi sono la panacea e il traguardo più significativo a cui ognuno può ambire; svegliarsi al mattino e sentire la pelle del corpo rabbrividire dalla meraviglia che la vista ci offre: i tratti, lo sguardo, il respiro, il corpo di ciò che l’uomo è capace di “creare”: il proprio figlio, la propria figlia come risultato di un concentrato d’amore disinteressato, candido, astrale, che supera la logica della ragione e che “dovrebbe pervadere ogni singolo centimetro della materia di cui siamo fatti” per entrare in assonanza con la frequenza della nostra creatura nel più bello dei viaggi che un genitore può affrontare con il frutto ed il significato della sua permanenza terrena: “il viaggio dell’amore”.
Scrivete in modo tale da poter essere facilmente compresi dai giovani e dagli anziani, dagli uomini e dalle donne, così come dai bambini.
Vorresti dirgli lasciami vivere vorresti dirgli lasciati amare.