Annamaria Crugliano – Filosofia
Se piangessi stelle le mie lacrime si vedrebbero di più.
Se piangessi stelle le mie lacrime si vedrebbero di più.
Dicono che le grandi menti lavorino allo stesso modo, io dico che le grandi menti lavorano in modi assolutamente diversi ed arrivano alla stessa idea… se è così allora l’idea è giusta.
Quello che non è stato non è stato, ma tutto può ancora essere.
Le medaglie vengono assegnate sempre, dopo la guerra.
L’essere è sé. Ciò significa che non è né attività né passività. Non si può tuttavia dirlo “immanente a se stesso”, perché l’immanenza è sempre un rapporto a se stesso. Ma l’essere non è rapporto a se stesso, è invece se stesso. Riassumeremo tutto questo dicendo che l’essere è in sé.Che l’essere sia in sé significa che esso non rinvia a sé, come fa la coscienza di sé: questo sé esso lo è. In realtà, l’essere è opaco a se stesso e lo è perché è pieno di se stesso. È ciò che diremo meglio affermando che l’essere è ciò che è.L’essere è, l’essere è in sé, l’essere è ciò che è. Ecco i tre caratteri che l’esame provvisorio del fenomeno d’essere ci permette di attribuire all’essere del fenomeno.
L’uomo non ha una sola e identica vita; ne ha molte giustapposte, ed è la sua miseria.
Ho chiesto al mio cuore chi è “quello giusto” mi ha detto che lui non…