Annamaria Crugliano – Stati d’Animo
Appenderò una lacrima al prossimo albero di Natale.
Appenderò una lacrima al prossimo albero di Natale.
Molti, tutti, mi chiedono perché quando ascolto la musica alzo il volume al massimo. Pensare tutto il giorno, e tutta la notte, senza poter far null’altro che vivere col rimorso dei miei errori lasciati indietro come simbolo di resa, sentire a stento la voce di chi mi parla, perché quella del mio dolore grida, è straziante. E allora, reprimendo le lacrime, alzo al massimo il volume delle canzoni, alla ricerca di qualcosa che possa avere una voce più forte di quella dei miei pensieri. E che possa farmi sentire qualcosa di più, che questo macabro mondo che crolla, e che vorrebbe trascinarmi con se. Non basta più la bandiera bianca, per salvarsi dalla guerra: Ormai, una volta prese le armi, siamo noi stessi il proiettile scagliato, e spesso, la maggior parte delle volte, dall’altro lato del campo minato, i nemici che muoiono sotto i nostri colpi di cannone, siamo sempre noi.
Quello che io dico e quello che tu senti non sono sempre la stessa cosa.
Ho visto, ho provato di tutto nella vita, ma non ho mai visto la bellezza della sera, con l sua magia, e mai ho sentito la carezza dolce della sera.
Non siamo affatto il prodotto dei nostri pensieri, magari lo fossimo! In realtà siamo il prodotto dei nostri errori!
Molte cose a volte mi riportano indietro nel tempo e mi lasciano sospesa in quella sensazione strana tra l’illusione e la realtà. Difficile davvero comprendere da quale parte stare mollare l’illusione e guardare la realtà.
Il privilegio è fonte di peccato.