Annamaria Crugliano – Tristezza
Neppur se le stelle contavamo… non c’erano mai stelle sufficienti per farti restare lì con me.
Neppur se le stelle contavamo… non c’erano mai stelle sufficienti per farti restare lì con me.
Non c’è niente di meglio che amarti, non c’è niente di meglio che venerarti!
Estirpare il dolore la dove esiste, immetterci dentro la dolcezza emanata dagli occhi di un bambino. Liberarsi così dai fili contorti con cui la vita ci imprigiona.
Le lacrime non vanno trattenute, perché annegare nel dolore? Piangere è un fatto naturale. Se mi sento un magone alla gola e mi sento triste piango con molta naturalezza e mi alleggerisce il cuore e mi fa stare bene, potrei morire forse se mi fosse proibito di farlo. Mia nonna mi diceva che piangere fa bene è liberatorio, non risolve i nostri problemi, ma ci aiuta a sfogarci e a sentirci leggermente meglio, e quando si smette di piangere e si sorride gli occhi diventano belli, non so se e vero, ma si da il caso che i miei dopo sono bellissimi.
La peggiore malattia dell’uomo? La solitudine.
Certi giorni il mio cuore è disordinato e freddo come la nebbia.
Povera cara: hai scoperto che pensare significa soffrire, che essere intelligenti significa essere infelici. Peccato che ti sia sfuggito un terzo punto fondamentale: il dolore è il sale della vita e senza di esso non saremmo umani.