Annamaria Crugliano – Tristezza
Vorrei non lasciare il mondo ancora più vuoto di come è senza il mio amore per te.
Vorrei non lasciare il mondo ancora più vuoto di come è senza il mio amore per te.
A che serve tenersi tutto dentro, quando piangere è l’unica cosa che realmente senti di fare? Svuotare il cuore, far vomitare l’anima, al punto tale da portarla allo stato più puro. Piangere, perché è quello che senti di fare, piangere, perché è l’unica cosa che ti rimane da fare.
Lasciami stare nella mia tristezza, nel mio crogiolo di speranze ormai appassite, lascia che il fuoco che ha arso a lungo diventi cenere. Lasciami qui, in balia del tempo che scorre inesorabile, lascia che il vento mi accompagni dolcemente in un altro luogo. Non cercarmi ancora, non chiamarmi, da lì non c’è ritorno. La giovinezza con le sue gioie e aspettative è presto andata, tutti prima o poi vanno via, anche quel sorriso che per ultimo rimase con me. Lei, ecco, solo lei, la solitudine, eterna compagna di sempre, lei rimane, fa parte di me, è intrinseca nel mio divenire. Per lei gli altri mi hanno lasciato e ora anche tu le cedi il posto, lasci Lei a burlarsi di me.
La nostalgia, ha sempre un nome, un profumo, un gusto. La nostalgia è il ricordo che non passa, è l’assenza di qualcuno che ami.
Le sventure e i dolori sono come i venti e le onde per i navigatori, è fondamentale essere abili per poterli contenere!
La tristezza si sveglia prima di me, non si fa trovare impreparata e mi fa la sua accorta accoglienza; non la scaccio via, la tengo buona perché non chiami a sé le sue compagne a far festa del mio animo.
Quello che amava di te era ciò che poteva ottenere da te dicendoti “ti amo”.