Annamaria Crugliano – Tristezza
Vorrei non lasciare il mondo ancora più vuoto di come è senza il mio amore per te.
Vorrei non lasciare il mondo ancora più vuoto di come è senza il mio amore per te.
La lacrime soffocate si posano lentamente sull’anima e come chiodi ne acuiscono il dolore togliendo il fiato e lasciando al silenzio l’ultima parola.
Dietro occhi apparentemente tranquilli possono nascondersi oceani di tristezza.
Il cielo sarà pure eterno ma solo io nasco e muoio anche senza nessun sole.
Ognuno ha le sue cicatrici. Alcune delle mie sanguinano ancora. Nei momenti più impensabili. L’importante è trovare chi, come un laccio stretto, divenga balsamo su pelle e cuore. I dolori non si dimenticano. Insegnano sempre. Il brutto è quando segnano soltanto.
L’amore è contraddizione quando non vuoi smettere di amare, ma non puoi costringerlo ad amarti.
Da bambina mi chiedevo spesso cosa ci fosse al di là del mare mi mettevo alla finestra e per ore ed ore con un occhio chiuso e l’altro aperto osservavo la linea dell’orizzonte cercando di carpire quell’angolino, quella porta che mi portasse oltre. Da adolescente vivevo le mie giornate sulla spiaggia chiudevo gli occhi e sognavo. Sognavo quel confine, sentivo la forza dell’amore che stava lì dietro quella porta ed io non trovavo la chiave. Adesso, osservo ancora il mare lo sguardo si perde oltre l’infinito e so che non c’è niente al di là del mare.