Annamaria Crugliano – Tristezza
Per me era facile amarti.
Per me era facile amarti.
Il dolore è quel buco che le parole sovrasta in silenzi di lacrime mute, mute perché tu urli dentro.
Trasformare l’amore in amicizia, si può essere soddisfatti di aver sminuito una cosa così grande? Come mutare il thè in semplice acqua.
Immedesimarsi è il modo migliore per capire il dolore altrui.
Certe cose ti lasciano il vuoto dentro, incolmabile troppo profondo e infinito, nel cuore c’è solo silenzio, allora ti senti soffocare, vorresti urlare e ti accorgi che sei sola con te stessa. Ti senti immobile, impotente e riesci solo a piangere, perdi lucidità e ti coglie la confusione, pensi che ogni bacio e ogni carezza era solo una bugia e ti accorgi che ti ha rubato il cuore, non riesci ad odiare perché l’amore è troppo forte, allora cominci a cadere nell’oblio e senti che la tua ferita non smetterà mai di sanguinare.
Riguardo al “mantenere i segreti”, sapete le persone come lo fanno? Una persona và dall’altra gli riferisce l’accaduto e gli fa promettere di non dire niente, poi quella và da un’altra e fà la stessa cosa… così tutti vengono a sapere tutto ma nessuno può dire niente!
Da bambina mi chiedevo spesso cosa ci fosse al di là del mare mi mettevo alla finestra e per ore ed ore con un occhio chiuso e l’altro aperto osservavo la linea dell’orizzonte cercando di carpire quell’angolino, quella porta che mi portasse oltre. Da adolescente vivevo le mie giornate sulla spiaggia chiudevo gli occhi e sognavo. Sognavo quel confine, sentivo la forza dell’amore che stava lì dietro quella porta ed io non trovavo la chiave. Adesso, osservo ancora il mare lo sguardo si perde oltre l’infinito e so che non c’è niente al di là del mare.