Annamaria Crugliano – Tristezza
Il dolore è quel buco che le parole sovrasta in silenzi di lacrime mute, mute perché tu urli dentro.
Il dolore è quel buco che le parole sovrasta in silenzi di lacrime mute, mute perché tu urli dentro.
Battiti lentiscivolano leggeri,vicini vicini,risuonano i miei pensieri,i desideri che velano l’anima,ora sono immobilisono imprevedibili.Non li so spiegare,non li riesco a immaginare maso che ci sono eci saranno sempre.
Se non mi entra la scarpina di cristallo, non vuol dire che non sono una…
Mi manchi e questo non ha tempo.
Aspettare equivale a morire giorno dopo giorno.
A volte capita che ci pentiamo di ciò che facciamo, magari spinti dal senso di colpa che ci soffoca dentro, e dal quale ci vogliamo liberare, l’unico modo per farlo è tornare, e sperare di essere ascoltati, compresi, e di nuovo accolti.
Ci sono cose che non è affatto necessario dire né chiedere, te le racconta il vento del sud, in un respiro divenuto oramai gelido, spogliato di quel calore apparente di cui a lungo si erano coperti i suoi mormorii. Non v’è più nulla da ascoltare, tutto è già stato sentito. Addosso, sulla pelle. Dentro, nell’anima. Solo il cuore ha lottato ciecamente contro l’evidenza. Ciò che rimane è l’innegabile sincerità del silenzio. Alla stregua d’un ultimo dono, dopo un concerto di dolci melodie dal cuore di ghiaccio.