Anne Rice – Libri
Claudia: “cos’è che ti tormenta? Cos’è che ti ha sempre tormentato?” Mi chiese gentilmente ma non abbastanza.Louis: “ho bisogno di te! Non posso sopportare l’idea di perderti!”
Claudia: “cos’è che ti tormenta? Cos’è che ti ha sempre tormentato?” Mi chiese gentilmente ma non abbastanza.Louis: “ho bisogno di te! Non posso sopportare l’idea di perderti!”
Carolina ha quattordici anni. Anzi 14. I suoi anni sono una bandiera, uno slogan, un diritto di cittadinanza, li si vedono da lontano, gridano, cantano, parlano sottovoce. Un po’ di rabbia e uno sguardo azzurro capace di contaminare il mondo.
Pensare a se stessi non è egoismo. Egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi.
Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso.
Gli oggetti son cose che non dovrebbero commuovere, perché non sono vive. Ci se ne serve, li si rimette a posto, si vive in mezzo ad essi: sono utili, niente di più. E a me, mi commuovono, è insopportabile. Ho paura di venire in contatto con essi proprio come se fossero bestie vive.Ora me ne accorgo, mi ricordo meglio ciò che ho provato l’altro giorno, quando tenevo in mano quel ciottolo. Era una specie di nausea dolciastra. Com’era spiacevole! E proveniva dal ciottolo, ne son sicuro, passava dal ciottolo nelle mie mani. Sì, è proprio così, una specie di nausea nelle mie mani.
Le persone che hai amato inizieranno a essere un’eco nella cornetta del telefono portatile.Non incontrerai mai veramente, perché avrai perso il desiderio, non ne avrai a sufficienza per costringerti a percorrere una strada, a dedicare il tempo.A decidere e basta.Non si riuscirà a darlo quel tempo, a nessuno, nemmeno per percorrere un pezzo di strada, saranno sempre e soltanto frammenti. Piccoli specchi su cui rimbalzare. L’amore, il contatto, il cammino, sarà solo amore rubato, vorace, rapacemente.
Brida cominciò a notare che le persone camminavano nelle strade senza sapere come muove le mani, e con i fianchi e le spalle immobili.