Anonimo – Abilità
Chi è abile nelle piccole cose, sarà un portento per quelle grandi.
Chi è abile nelle piccole cose, sarà un portento per quelle grandi.
Quando per loro fu giunta l’ora di guadare il fiume della morte, si recarono entrambi alla riva. Le ultime parole de Signor Sconforto furono: “Addio notte, benvenuto giorno!” Sua figlia entrò nell’acqua cantando, ma nessuno comprese il suo canto.
La notte-morte, che ci fa così paura, non è altro che una tenda pronta ad alzarsi per rivelare la luce del mattino; quello che ci sembra un furto di luce si rivela in realtà un lascito di luce più splendida e perenne. E così la morte diventa soltanto un’estatica rivelazione dell’immortalità.
Qualsiasi funambolo è in grado di camminare diritto e tenere in mano un’asta. Ma quel che conta, quando ci si trova a un’altezza vertiginosa, è la capacità di mantenere l’equilibrio.
Un giorno ho conosciuto una donna dal volto angelico e da quel giorno non ho fatto altro che pensare a lei. Spero tu abbia capito che quella donna sei tu.
Se tu mi guardi, sono come la farfalla rossa. Se mi parli sono il cane che ascolta, se m’ami sono il fiore che si scalda fra i tuoi capelli, se mi respingi sono come una canoa vuota che va sul fiume e il sasso la spezza.
Non sono capace a far niente, ma imparo a far tutto!
Quando per loro fu giunta l’ora di guadare il fiume della morte, si recarono entrambi alla riva. Le ultime parole de Signor Sconforto furono: “Addio notte, benvenuto giorno!” Sua figlia entrò nell’acqua cantando, ma nessuno comprese il suo canto.
La notte-morte, che ci fa così paura, non è altro che una tenda pronta ad alzarsi per rivelare la luce del mattino; quello che ci sembra un furto di luce si rivela in realtà un lascito di luce più splendida e perenne. E così la morte diventa soltanto un’estatica rivelazione dell’immortalità.
Qualsiasi funambolo è in grado di camminare diritto e tenere in mano un’asta. Ma quel che conta, quando ci si trova a un’altezza vertiginosa, è la capacità di mantenere l’equilibrio.
Un giorno ho conosciuto una donna dal volto angelico e da quel giorno non ho fatto altro che pensare a lei. Spero tu abbia capito che quella donna sei tu.
Se tu mi guardi, sono come la farfalla rossa. Se mi parli sono il cane che ascolta, se m’ami sono il fiore che si scalda fra i tuoi capelli, se mi respingi sono come una canoa vuota che va sul fiume e il sasso la spezza.
Non sono capace a far niente, ma imparo a far tutto!
Quando per loro fu giunta l’ora di guadare il fiume della morte, si recarono entrambi alla riva. Le ultime parole de Signor Sconforto furono: “Addio notte, benvenuto giorno!” Sua figlia entrò nell’acqua cantando, ma nessuno comprese il suo canto.
La notte-morte, che ci fa così paura, non è altro che una tenda pronta ad alzarsi per rivelare la luce del mattino; quello che ci sembra un furto di luce si rivela in realtà un lascito di luce più splendida e perenne. E così la morte diventa soltanto un’estatica rivelazione dell’immortalità.
Qualsiasi funambolo è in grado di camminare diritto e tenere in mano un’asta. Ma quel che conta, quando ci si trova a un’altezza vertiginosa, è la capacità di mantenere l’equilibrio.
Un giorno ho conosciuto una donna dal volto angelico e da quel giorno non ho fatto altro che pensare a lei. Spero tu abbia capito che quella donna sei tu.
Se tu mi guardi, sono come la farfalla rossa. Se mi parli sono il cane che ascolta, se m’ami sono il fiore che si scalda fra i tuoi capelli, se mi respingi sono come una canoa vuota che va sul fiume e il sasso la spezza.
Non sono capace a far niente, ma imparo a far tutto!