Anonimo – Destino
Al di là dei guardiani non esistono più nomi.
Al di là dei guardiani non esistono più nomi.
Come sarebbe bello stare lassù, mentre piove e tutto scorre…Pensare a quello che succede…Pensare se è giusto che succeda… La calma che si sentirebbe solo stando lassù… potrei urlare, nessuno mi sentirebbe… potrei piangere che nessuno mi vedrebbe.Sarebbe bello!
Tutti hanno bisogno di essere necessari, di essere desiderati e di essere amati. Tu sei…
Il peggio l’ho lasciato per ultimo. Possiamo declassificare la Principessa riportandola semplicemente alla vecchia Eva Hodges, sesso femminile, età anni quattro, ceppo caucasico. Nel tardo pomeriggio la sua carrozza si è ritrasformata in una zucca con quattro topi a tirarla. A guardarla, la si sarebbe detta perfettamente normale, nessuna traccia di raffreddore. È giù, certo: le manca la mamma. A parte questo, appare perfettamente normale. E invece se l’è beccata. Dopo pranzo la pressione ha prima registrato un calo, poi una risalita: questo è l’unico mezzo diagnostico che Denninger è riuscito fino a questo momento a escogitare. Prima di cena Denninger mi ha mostrato i vetrini del suo espettorato – come incentivo alla dieta, i vetrini dell’espettorato sono ineguagliabili, credetemi – e sono pieni di quei germi a ruota di carro che, dice lui, non sono affatto germi ma incubatrici. Non riesco a capire come sia possibile che lui sappia dov’è quest’affare e che aspetto ha, eppure non sia in grado di bloccarlo. Mi propina un sacco di paroloni, ma secondo me non capisce nemmeno lui.
Visto che non riesco a dimenticarti, inizierò a pensarti così tanto che prima o poi…
Solo e sempre un finale amaro, un finale inaspettato, un finale assassino.
Non è un problema il fatto che tu sia il primo pensiero appena mi sveglio, ne il fatto che tu sia l’ultimo pensiero prima di andare a dormire… il problema e che tu sei il primo e ultimo pensiero dal momento in cui mi sveglio fino al momento in cui faticosamente m’addormento!