Anonimo – Figli e bambini
Urlare per farsi obbedire dai figli è come suonare il clacson per far sterzare la macchina, e di solito ottiene lo stesso risultato.
Urlare per farsi obbedire dai figli è come suonare il clacson per far sterzare la macchina, e di solito ottiene lo stesso risultato.
Ma il ricordare aiuta, perché aiuta a raccontare, e soltanto nel racconto siamo parte di qualcosa, di quel qualcosa che ci appartiene, che va molto più in là, va oltre la barriera dell’ignoto per diventare parte di noi, della nostra storia della nostra stessa esistenza.
Vieni a me, angelo mio!
Ho sempre pensato di essere più forte dei soliti luoghi comuni…Ho sempre pensato che l’amicizia…
Le nostre vite si sono legate in un attimo, quegli sguardi, quei sorrisi hanno avuto un senso… si perchè adesso nessuna cosa al mondo ci slegherà! Se dovessi scegliere tra te e la mia vita, sceglierei te perche sei tutta la mia vita.
Guardo pastelli per pensare. Scrivo colori per urlare.
Un figlio è la nostra vita che rinasce è il nostro cuore, la nostra anima. Ho attraversato una rischiosa gravidanza, un lunghissimo travaglio, un bel cesareo, e quando lo vidi, in quel momento ho pensato: “adesso potrei anche morire, un angelo l’ho conosciuto nella realtà.”, ma Dio non avrebbe mai potuto separare due esseri che vivono l’uno con l’amore dell’altro.