Anonimo – Luoghi comuni
I tedeschi mangiano male.
I tedeschi mangiano male.
Cerchi un rifugio che non sia un tetto sopra la testa, ma dentro la tua testa tra i meandri dei pensieri sommersi.
È come un verme solitario, il dolore. Ti entra dentro senza accorgertene, ti strappa via fino all’ultimo pezzo di anima. E non lascia più niente. E diventi invisibile, per te stesso, per gli altri. Rimani da solo con lui. Rimani da solo.
Sei una carovana di emozioni, la luce che illumina il mio sentiero l’impossibilità dei miei pensieri, la rugiada tra le mie dita.
Indosseremo una maschera e non avremo né visi né nomi. Saremo liberi, ma quando inizieremo a danzare, andremo In frantumi, come bambole di porcellana…
Forse non ho ragione ma di sicuro non avrò mai torto.
L’essere umano vive negli sbagli e la sua tensione verso la verità è solo il modo per giustificarsi.
Cerchi un rifugio che non sia un tetto sopra la testa, ma dentro la tua testa tra i meandri dei pensieri sommersi.
È come un verme solitario, il dolore. Ti entra dentro senza accorgertene, ti strappa via fino all’ultimo pezzo di anima. E non lascia più niente. E diventi invisibile, per te stesso, per gli altri. Rimani da solo con lui. Rimani da solo.
Sei una carovana di emozioni, la luce che illumina il mio sentiero l’impossibilità dei miei pensieri, la rugiada tra le mie dita.
Indosseremo una maschera e non avremo né visi né nomi. Saremo liberi, ma quando inizieremo a danzare, andremo In frantumi, come bambole di porcellana…
Forse non ho ragione ma di sicuro non avrò mai torto.
L’essere umano vive negli sbagli e la sua tensione verso la verità è solo il modo per giustificarsi.
Cerchi un rifugio che non sia un tetto sopra la testa, ma dentro la tua testa tra i meandri dei pensieri sommersi.
È come un verme solitario, il dolore. Ti entra dentro senza accorgertene, ti strappa via fino all’ultimo pezzo di anima. E non lascia più niente. E diventi invisibile, per te stesso, per gli altri. Rimani da solo con lui. Rimani da solo.
Sei una carovana di emozioni, la luce che illumina il mio sentiero l’impossibilità dei miei pensieri, la rugiada tra le mie dita.
Indosseremo una maschera e non avremo né visi né nomi. Saremo liberi, ma quando inizieremo a danzare, andremo In frantumi, come bambole di porcellana…
Forse non ho ragione ma di sicuro non avrò mai torto.
L’essere umano vive negli sbagli e la sua tensione verso la verità è solo il modo per giustificarsi.