Anonimo – Morte
Per rendere onore a chi non c’è più bisogna vivere al meglio la propria vita.
Per rendere onore a chi non c’è più bisogna vivere al meglio la propria vita.
Come un sogno passano i nostri giorni.I giorni dei nostri anni sono settanta,e se nei forti essi giungono a ottanta,per lo più in dolore e fatica si consumano,presto finiscono e noi scompariamo.
Se senti come un fruscio, è il vento leggero che ti sfiora. Se ascolti l’eco dei suoni, che si ripetono con andamento crescente, fino a catturare la tua mente e farla volare. Se, ti fermi e assapori ancora l’aria del tuo respiro, allora sei ancora libero e forse, mai sei stato prigioniero. Apri le braccia, amore, corri incontro alla luce così immensa, immensa come i tuoi pensieri, come il tuo sentire. Interminabile come l’attesa di un incontro. Corri verso la luce e diverrai il padrone dell’universo. Tua, amore, come ogni cosa che ritrovi al suo posto, come ad aspettarti, come ogni cosa che parla di te e del tuo mondo; delle tue battaglie, delle vittorie e delle sconfitte. Del prima e del poi. Del sempre e dell’eterno. Tua, luce.
Per conoscere bene le cose, bisogna conoscerne i particolari: siccome questi sono quasi infiniti, le nostre conoscenze sono sempre superficiali e imperfette.
A donna imbellettata voltagli le spalle.
Se i tuoi amici si buttano nel pozzo lo fai anche tu?
E temo certe cetre come te.