Anonimo – Morte
Quando morirò, spero che il paradiso sia bello come la mia vita; ma senza tutti questi problemi!
Quando morirò, spero che il paradiso sia bello come la mia vita; ma senza tutti questi problemi!
L’attesa straziante, poi la chiamata, la mia faccia sconvolta, sembravi una farfalla con un’ala spezzata.No, non cadere, almeno non ora qui c’è bisogno, di te, ancora.No, non andare. Io voglio sperare che un giorno da te possa tornare. Poi quando la vedo, non posso più sognare, lei per mano ti prende e lontano da me ti vuole portare! “Ti chiedo ancora, quei 5 minuti che prima di ora son stati scontati, ti chiedo soltanto di lasciarla andare, al posto suo, io, potrei andare” ma lei non mi ascolta e passando impettita, con falce e una torcia, la vedo, sbiadita.No, non andare, non posso più sperare. Ora devo gridare tutto questo male, che mi logora dentro come un animale.No, non andare, non mi lasciare.Qui sola al buio… Io non so più camminare!
La morte? E che cos’è di fronte alla vita?La morte è scontata… la vita no.
Diceva un famoso poeta: chi vive senza follie non è saggio quanto crede. La mia…
Fatti amare per quello che sei, non per quello che cerchi di essere.
C’è un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare.
La differenza tra me e un impiccato è solo che i miei piedi, per ora, appoggiano ancora a terra.