Solone – Morte
Non definire un uomo felice finché non muore: tutt’al più, egli è fortunato.
Non definire un uomo felice finché non muore: tutt’al più, egli è fortunato.
Quando per loro fu giunta l’ora di guadare il fiume della morte, si recarono entrambi alla riva. Le ultime parole de Signor Sconforto furono: “Addio notte, benvenuto giorno!” Sua figlia entrò nell’acqua cantando, ma nessuno comprese il suo canto.
Ogni giorno inutile che regalo a me lo tolgo a chi dalla mia fine deve ricominciare.
Non importa dove andrò dopo la morte, tanto ho degli amici che mi aspettano da entrambi i lati.
L’assassinio è sempre un errore: non bisognerebbe mai fare niente di cui non si possa parlare dopo pranzo.
Il canto delle civette ed il grido degli allocchi, sono presagi di funesti rintocchi.
Non ci si accorge che i morti se ne vanno, una volta che hanno deciso di partire. Non è previsto.Al massimo li si avverte come un sussurro o come l’onda di un sussurro che si placa piano piano…