Anonimo – Palindromi
A Roma fottuta tutto fa mora.
A Roma fottuta tutto fa mora.
Penso e ripensoe dal mio pensar ricavomeglio campar coglion che morir da bravo.
‘Mmiri ‘a chiesa e cuogli ‘o campanaroMiri una cosa ne ottieni un’altra
Tanto Dio è sempre Dio, anche se lo chiami Budda, Confucio, Jahvé, Krishna o Allah.
Nella bocca di un bambino troverai la lingua degli angeli.
Potrò dimenticarmi un giorno di mangiare o bere. Potrò dimenticarmi un giorno di dormire e riposare. Ma non potrò mai dimenticarmi ogni giorno che tu esisti! Grazie amore.
Per favore smettiamola. Smettiamola di prenderci tutti in giro con Facebook, Whatsapp e stronzate varie. Smettiamola di pensare che un “mi piace” sia più importante di un “ti voglio bene”, che un messaggio “chilometrico” sia più emozionante di una lettera scritta a mano, con indirizzo, città e francobollo. Abbiate le palle di andare di andare dalla persona che vi piace, dall’amico con cui avete discusso, dal genitore deluso, e parlate. Cazzo, parlate. La bocca, gli occhi, le mani non servono per digitare o guardare uno schermo, servono per baciare, guardare, toccare. Basta volerlo. E smettiamola di prendere sempre la strada più semplice con un messaggio, un cuore in bacheca e cavolate varie. Smettiamola. Apriamo gli occhi e allontaniamoci dalla monotonia e dalla banalità. Guardiamole le persone. Negli occhi.