Anonimo – Palindromi
E d’Irene se ne ride.
E d’Irene se ne ride.
Piano, piano, ho passato sotto la porta dei desideri ed ho detto: “vorrei che il suo amore per me non finisse mai”. “Vuoi di più?” “Sì, vorrei che il mio amore per lui non finisse mai… cioè, vorrei che l’amore tra di noi non finisse mai!” “C’è di più?” “No, questo mi basta! Non chiedo niente di più!”
Quando il polverone si posa, il matrimonio è diverso da quello che era. Non necessariamente migliore, ma diverso.
La vita è una momentanea progettualità del caso per volere di Dio.
Se vuoi conoscere l’informatica devi essere esperto in matematica.
Siedo dinanzi ad una finestra, con la testa china penso e soffro dal dolore che risiede dentro di me, ad un certo punto alzo il capo e i miei occhi scrutano quell’infinita distesa, la tenue luce li accarezza, il canto degli uccelli lambisce le mie orecchie e un dolce sorriso scorge nel mio viso e a quel sorriso mi rendo conto che oltre il dolore c’è qualche altra cosa che vale la pena darle attenzione: la grazia del mondo e la rarità della vita.
Sono il sacchetto del tuo vomito.