Anonimo – Palindromi
E di botto ebbe otto bidè.
E di botto ebbe otto bidè.
Settembre: l’inizio di un diario, la fine di un’estate d’amore e di pianti… una lacrima è un ricordo. Il ricordo di un’estate magnifica cominciata troppo tardi e finita troppo presto… all’inizio la solita frase “ci vediamo la prossima estate”.
Stavo per telefonarti io.
L’uomo non tesse la ragnatela della vita, ne è solo un filo, qualunque cosa faccia ad esse, la fa a se stesso.
Voglio odiarti perchè non sei diverso dagli altri… perchè hai gettato il fiore che avevo…
Solo il vederti mi provoca un’incendio dentro che solo tu riesci a placare e il sentire la tua calda voce mi fa sognare lunghe notti d’amore.
È tirato come una corda di violino.