Anonimo – Religione
La morte di Dio segna inesorabilmente la morte dell’uomo.
La morte di Dio segna inesorabilmente la morte dell’uomo.
Consapevole mentre cammina, consapevole mentre sta fermo, consapevole mentre sta seduto, consapevole mentre giace, consapevole nel distendere e raccogliere le proprie membra – in alto, di fianco e in basso – dovunque vada nel mondo, il praticante osserva il sorgere e lo svanire di tutte le cose composte di elementi. Chi vive in questo modo zelante, quieto e non esaltato, sempre mentalmente presente, esercitantesi nella tranquilla consapevolezza, vien definito “costantemente intento”.
“Trova un amico e troverai un tesoro”, dice il proverbio e son parole d’oro, ma io credo sia meglio si dica “Trova un tesoro e troverai un’amica”.
Osservo e traggo le mie conclusioni. Non ho bisogno di consensi e plausi vari, sono consapevole di quello che sono e anche del fatto che quello che sono suscita invidia, gelosia e cattiveria. Ma a me poco importa, guardo e passo. E me ne “fotto”!
Non si può andare a Dio senza passare attraverso i fratelli.
Tempus regit actum.Il tempo regola l’atto.
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.