Anonimo – Religione
L’uomo non può opporsi al destino, può essere, però dominatore del destino stesso, ed addolcirlo.
L’uomo non può opporsi al destino, può essere, però dominatore del destino stesso, ed addolcirlo.
La religione è una delle creazioni più antiche dell’uomo, che dopo aver risolto i problemi relativi alla sopravvivenza e aver “migliorato” la propria esistenza, complicandola, riflesse il proprio disorientamento e i timori conseguenti legati alla perdizione in uno spazio che appariva sconfinato, nella natura che lo circondava, che di conseguenza gli apparì disordinato e incomprensibile. Allora, nonostante l’uomo disponesse di mezzi primitivi che lo potevano agevolare nella comprensione del mondo, ebbe la necessità di trovare una spiegazione che fosse inconfutabile e immutabile nel tempo, in modo da consolidarsi ed essere considerata valida dalle generazioni che si sarebbero susseguite. L’unica spiegazione che poteva presentare caratteri assoluti, in un’epoca senza scienza fu la religione…
E se tu sei l’amore, dimmelo. Se sei l’amore, parlami, toccami, fammi sentire il tuo odore. Perché il sonno non viene, la vista non s’accende, l’udito non sente ed è palpitante il cuore, perciò dammi pace, se sei l’amore.
Qual è il concetto di vita?Non c’è un significato: come gli animali siamo cellule attaccate che per caso sviluppano la senzienza.La morte non esiste, si tratta solo di invecchiamento delle molecole che si decompongono col tempo senza rigenerarsi perché non più in grado di farlo.La morte puo essere anche immaginata come un sonno dagli atei e come un passaggio all’immortalità per i fedeli.Ma se ci pensate… potrebbe esserci dopo la “morte” un inferno ininito… cosa fare in questo caso?La vita non ha un significato perché non esiste, ma poiché siamo in grado di soffrire e di godere, perché non optare per la seconda chance?Perché vivere una “vita” di sofferenza se poi ci sarà un inferno infinito?
E tutto scompare… coscienza, memoria… anche il tempo… mentre sprofondiamo nel vortice caldo. Intenso. Dell’amore. Le stelle impallidiscono e si allontanano negli spazi eccelsi, mentre pallidi ci stringiamo, come se volessimo prendere ciascuno… l’anima dell’altro.
Ho passato le sere contando le stelle, pur di non pensare a voi.
Certo che una volta non c’erano tutte queste macchine.