Anonimo – Sogno
I sogni son come le stelle: ti sembran vicine, ma sono distanti per questo ci fanno impazzire.
I sogni son come le stelle: ti sembran vicine, ma sono distanti per questo ci fanno impazzire.
Meglio suicidarsi con i sogni che essere uccisi dalla realtà.
Dove mancano le parole vivono tanti sogni.
I miei sogni sono come le nuvole, ogni volta che li guardo… cambiano forma.
Ho voglia di te… dei tuoi baci, delle tue mani, delle tue carezze, dei tuoi…
È in quel non dire che le donne parlano di loro, raccontano sogni, amori ed illusioni. Se chiudi gli occhi e resti in silenzio, sentirai il loro bisbiglio.
Da Carmelo Bene, abbiamo appreso l’arte del disapprendere,dello sperpero dell’arte, della generosità autentica di chi è uscito dalla catena di montaggio. Dobbiamo a questo genio la lezionedi un arte che non consola, che non si arruffiana con il potere,che considera l’individuo non come facente parte di un socialecatalogato e omologato. Quando lo ascolti non sai cosa voglianodire quei testi. Il fatto è che nell’istante in cui Carmelo Benepronuncia una parola, in quell’istante, tu sai cosa vuol dire,un istante dopo: non lo sai più. Così il significato del testoè una cosa che percepisci, si, ma nella forma aereadi una sparizione. Lui diventa quelle parole e quelle parolenon sono più parole, ma voce. E suono che accadediventa ciò che accade, e dunque tutto… e il resto non è più niente.