Anonimo – Stati d’Animo
Il mondo era la mia prigione e la gente il mio nemico.
Il mondo era la mia prigione e la gente il mio nemico.
Quello che l’inglese chiama amore basta appena per conservare la specie.
Non arrenderti quando sei in bilico sul ciglio di un burrone, finché non cadi sei ancora vivo per agire.
Hai mai pensato al significato delle parole? Al dirsi “ti voglio bene”, per esempio. È uno tra i pensieri più delicati che possiamo regalare. Perché quando dico – ti voglio bene – lo faccio per informarti che desidero proprio il tuo di bene. Non il mio. Desidero che tu sia felice. Indipendentemente da tutto il resto. Indipendentemente da me. Ogni “ti voglio bene” non va sprecato, gridato, abbreviato. Perché sono fatti per essere sussurrati all’orecchio. Come i segreti dei bambini. Sono come una scatola magica, il baule dei giocattoli o dei vestiti vecchi. Sorprendono sempre. Se inaspettati, sconvolgono. Come gli acquazzoni d’estate. E hanno il gusto dei cioccolatini. Addolciscono la giornata, l’anima, il cuore. Come le zollette di zucchero nel caffè del mattino.
“Aiuto, aiuto! Sto annegando…” nell’amore che provo per te.
Anche i silenzi sanno parlare,e nel loro essere muti celano una voce intensa se pur lieve,le parole si nascondono tra sguardi occulti e sorrisi intrisi di follia…ciò rende un comune mortale divinamente libero e misteriosoal punto da riempire della sua essenzaogni attimo di colui che della sua assenza si nutre…
Sciabordìo di flutti sulla costa, eco di ricordi sopiti, baluginio nel cuore.