Anonimo – Stati d’Animo
Scusa, scusa, scusa; possibile passare la vita a scusarsi? Di cosa poi? Sono quello che sono, non si può certo chiedere ad un gatto di abbaiare o al ghiaccio di scaldare.
Scusa, scusa, scusa; possibile passare la vita a scusarsi? Di cosa poi? Sono quello che sono, non si può certo chiedere ad un gatto di abbaiare o al ghiaccio di scaldare.
L’amore non è un qualcosa dovuto a un fascino esteriore, ma ad un richiamo interiore.
Oggi, mi taglio. Mi taglio fuori dal mondo, mi costringo in un angolo, senza fiatare, sennò le prendo. Oggi, mi taglio con una forbice a zig-zag e ghirigori e mi faccio venire i brividi quando le due lame non mi prendono bene la pelle e vanno di liscio, masticando appena e non tranciando di netto. Nell’ampiezza d’angolo della forbice aperta, ci sta tutta la mia ansia, l’attesa di uno “zac” che vibra nell’aria e che mi fa male ancor prima di farmene davvero; nella forbice chiusa, ci sto io, stretta, stretta, senza respiro, incastrata. Forbici in mano a sadiche Parche che tessono e recidono i fili del mio destino.
Molti guardano, altri osservano e comprendono, perché il dolore muto ha occhi grandi e profondi.
È il modo in cui vedi o pensi a qualcosa che ti crea un’emozione, non la cosa in sé.
More uxorio.Come in matrimonio.
Voglio rivelarti piaceri sconosciuti, renderti partecipe di nuove emozioni, imprimere nel tuo corpo il sigillo…