Anonimo – Tristezza
Sono una di quelle persone che non si accontenta mai di se stesso, non vado mai bene per i miei standard, mi sembra sempre di fare schifo in tutto.
Sono una di quelle persone che non si accontenta mai di se stesso, non vado mai bene per i miei standard, mi sembra sempre di fare schifo in tutto.
Una macchia nera in mezzo al mare, dilaga, si spande e copre ogni raggio di felicità. Un buco nero nell’anima dell’oceano, ormai cosi tanto oscuro da portar con se tutto, speranze, gioie, fantasie e due semplici lacrime, una corre sul filo dell’emozione e del rimpianto trasportando l’altra nello stesso vortice. Goccia, compagna di vita, conduci le nostre vite verso nuovi orizzonti rimembrandoci ad ogni alba quello che siamo e che fummo. Vite trascorse correndo freneticamente, velocemente, tanto da non cogliere la voce ormai stanca di un bimbo, un tempo felice e oggi imprigionato.
Non tutto ciò che vediamo è come sembra, alle volte la verità è celata da un finto velo di apparente normalità.
Il silenzio ha il rumore di un fischio. L’assenza diventa esigenza di dimenticare. Il mio fianco è vuoto e le mani rosicchiate. Ieri ero io ed oggi il passato. Nessuno intorno. Nulla all’orizzonte. Non è rabbia non è tristezza: è solo un accorgersi, un capire. Semplicemente un passaggio tra te e il domani.
È raro passare per assaporare.
La nudità è il vestito dell’anima.
Natale vuole dire malinconia: è come quando ti manca qualcuno che ti sta a cuore e vorresti che questa persona fosse li con te.