Anonimo – Vita
Mi hanno sempre detto che il gusto della vittoria lasciava sulle labbra un sapore dolce di cui non avresti potuto fare a meno, ma questa vittoria ha un sapore amaro, amaro come quello di una sconfitta.
Mi hanno sempre detto che il gusto della vittoria lasciava sulle labbra un sapore dolce di cui non avresti potuto fare a meno, ma questa vittoria ha un sapore amaro, amaro come quello di una sconfitta.
Sicuramente se non corri dei rischi non ottieni nulla. Ma non resti fregato. Il grande dilemma ne vale la pena? Rischiamo o lasciamo perdere?
Beati coloro che non sanno, perché possono penetrare nel cuore profondo del mistero senza giudicarlo, senza analizzarlo, senza ricorrere alle strutture di pensiero che solitamente interpretano, selezionano e inquinano la realtà nella sua nuda conoscibilità.
La lingua è un organo ribelle, ma il silenzio avvelena l’anima. Bisogna solo saper gestire le due cose.
Non ho paura della morte, ho paura della vita.
I giorni spesso passano tutti uguali. Ne ho visti molti sfilare così nella mia vita. Ne ho visti di bui e di neri. Di calmi e di mossi. Ho visto le ore passare e assieme a loro il mio tempo correva veloce. Se ne andava mentre io ero la ferma, ad aspettare non so che cosa. Inerme di fronte ad una monotonia che mi stava poco a poco uccidendo. Una realtà la mia, che si era trasformata come in un mostro. Un mostro a cui ogni sera davo la buonanotte e dicevo: “Domani andrà meglio”. Beh, il mattino dopo invece quel mostro si era mangiato un altro po di me, della mia vitalità. Quando sei in questa situazione, o ti lasci morire o ti rimbocchi le maniche e lotti per riprendere la tua vita se quella che hai ti soffoca, ti va stretta e non ti rende più felice!
È difficile superare certi dolori. Si impossessano di noi e ci impediscono di vedere quelle piccole cose che abbiamo intorno.