Anonimo – Vita
Bisogna mettere da parte l’attesa per attendere ciò che vogliamo.
Bisogna mettere da parte l’attesa per attendere ciò che vogliamo.
Ho la nausea, non ho appetito, non dormo più bene, vorrei parlarti ma continuo a evitarti, vorrei dimenticarti ma continuo a pensarti, non voglio soffrire, voglio solo amarti…
Imparai ad amare ogni tuo angolo di pensiero, ti lasciai entrare nello scrigno dei miei brividi, mi esplorasti e ne rimanesti incantato. Purtroppo la luce infinita ti portò via da me, lasciandomi asciugare dal vento le calde lacrime. Viaggerai per sempre in me Amore, Angelo del mio infinito.
La mia vita è come sbucciare una cipolla: le tolgo ogni strato, mi spoglio di ogni illusione, poi continuo a tagliarla, sperando che man mano che si assottiglia, troverò uno scrigno, il cuore delle cose: l’autenticità. Ed ho tanta paura che mi scompaia dalle dita, così, all’improvviso.
Siamo acqua di un fiume, il suo letto la arricchisce di preziosi minerali, ma deve anche inquinarla con l’urina del mondo… è bene che sia così… è il giusto percorso per ricondurla alla purezza della fonte.
Quando si è giovani, si crede che tutto sia la fine del mondo anche se questo ne è solo l’inizio.
Non è il seme che conduce ad esser padre, ma il sacrificio e la voglia di amare una figlia, nella crescita e nel momento del bisogno. La tua bontà, la tua umiltà, la tua lealtà ma soprattutto la tua nobiltà d’animo, sarà ricompensata con il tempo nei sorrisi e negli abbracci, poiché tua figlia ti cercherà, vorrà la tua protezione. Lei ti chiamerà “papà”, lei ne sarà fiera.