Anthony De Mello – Libri
È splendido. Quando la gente mi dice: “Hai torto!” Io rispondo: “Cosa ti aspettavi da un asino!?
È splendido. Quando la gente mi dice: “Hai torto!” Io rispondo: “Cosa ti aspettavi da un asino!?
Venivano dai più lontani estremi della vita, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capi a piedi l’universo, e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è meraviglioso. Questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, lo erano quei due, lontano più di chiunque altro.
Io non voglio ritornare a stare in agguato sul ciglio della tua vita. A guardarti da così lontano finché non avrai un disperato bisogno di qualcuno su cui contare.
Non so mai dire con certezza dove sia il tuo cuore.
È bella di notte la città. C’è pericolo ma pure libertà. Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. Ci si saluta, ci si riconosce, tra quelli che campano di notte. Le persone si perdonano i vizi. La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l’assoluzione. Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede conto di notte. Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. È una tasca rivoltata, la notte nella città. Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno. Di notte la città è un paese civile.
In effetti penso che tu mi stia dicendo la verità. Solo che non la dici tutta. E la parte che tradisci è proprio quella che mi aiuterebbe a capire che tipo sei.
I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo senza chiedere nulla.