Carlo Giuseppe Londonio – Antichi aforismi
Noi odiamo piuttosto i viziosi che il vizio.
Noi odiamo piuttosto i viziosi che il vizio.
Un ottimo intelletto, accoppiato ad una pessima volontà, forma un matrimonio onde nascono mille mostri.
Non solo il saper rispondere con prudenza, ma ancora il saper ascoltare con pazienza, sono il condimento più grato dell’onesto e civil conversare.
Le perfezioni create e naturali appaiono in lontananza più grandi di quel che sono, e possedute da vicino presto annoiano: perché l’idea è maggiore della verità.
Un sapere sregolato non è sapere.
Nondimeno, se senza danno de’ propri interessi, si può quanto piace divertirsi.
L’avversione che hanno gli uomini per ricevere consigli, dovrebbe segnar loro ad essere più parchi de’ propri.
Non dispiace anche le donne più oneste l’essere tentate.
La maldicenza tiene sempre compagnia all’adulazione.
È proprio dell’ambizioso allo studio di parer felice, più che quello di esserlo.
Sembra che lo scopo di certi divoti si è piuttosto di convertire gli altri che correggere se stessi.
Il troppo spesso guasta il buono, ed avvilisce il prezioso.
Dice o scrivere taluno le medesime cose che un altro: oppure questi di letta e quelli annoia.
La conveniente formalità dell’azione la fa progredire, le eccessive formalità del trattare lo rendono insopportabile.
Col voler troppo, non si ottiene né manco il meno.
I grandi ingegni in poche voci dicono molte cose; e gl’ingegni mezzani parlano molto, e dicono poco.
Ecci differenza tra liberalità e la magnificenza?Grande per certo, benché paia vi sia molta sembianza; conciosia cosa, e al liberale convenga aver cura di quanto egli spenda, quanto vaglia ciò che egli compra, e di non spender più di quello ch’egli abbia; là dove il magnifico spendendo le cose pubbliche guarda solo come far possa alcuna magnifica e splendida impresa.