Sofocle – Antichi aforismi
Non siamo responsabili delle nostre azioni e neppure delle nostre intenzioni, ma della riflessione su ciò che abbiamo fatto.
Non siamo responsabili delle nostre azioni e neppure delle nostre intenzioni, ma della riflessione su ciò che abbiamo fatto.
Un tozzo di pane secco con tranquillità è meglio di una casa piena di banchetti festosi e di discordia.
Quello che sale deve anche scendere.
Ad ogni uomo volgare sembra duro il morire, ma al saggio è dolce e prosperare che una vita migliore finirà le pene di questa.
Si è fabbricata l’homo sociale una sì gran folla di fattizi bisogni, e da Isa in tante parti la sua sensibilità, che deve essere sempre infelice se egli non è sempre occupato.
Mentre io penso tutto scorre velocemente mi fermo allora a guardare il passato e mi rendo conto che è già futuro.
Se vero è che il primo amore non si scorda è anche vero che quello che dura è l’ultimo.
Esiste l’anima o non esiste? Dipende solo da cosa sei disposta a vedere, se non la vedi, pulisciti gli occhi e guarda di nuovo.
L’anima non si vende e non si compra. È l’unica proprietà privata che abbiamo.
Fortuna e sfortuna,sopportale in pace.L’una e l’altra passano,come passi anche tu.
Infatti, se uno, giunto all’Ade, liberatosi di quelli che qui da noi si dicono giudici, ne troverà di veri, quelli che si dice che là pronunciano sentenza: Minosse, Radamante, Eaco, Trittolemo e quanti altri dei semidei sono stati giusti nella loro vita; ebbene, in tal caso, questo passare nell’aldilà sarebbe forse una cosa da poco?E poi, quanto non sarebbe disposto a pagare ciascuno di voi, per stare insieme con Orfeo e con Museo, con Omero e con Esiodo? Per quello che mi riguarda, sono disposto a morire molte volte, se questo è vero.Infatti, per me, sarebbe straordinario trascorrere il mio tempo, allorché mi incontrassi con Palamede, con Aiace figlio di Telamonio e con qualche altro degli antichi che sono morti a causa di un ingiusto giudizio, mettendo a confronto i miei casi con i loro!E io credo che questo non sarebbe davvero spiacevole.Ma la cosa per me più bella sarebbe sottoporre ad esame quelli che stanno di là, interrogandoli come facevo con questi che stanno qui, per vedere chi è sapiente e chi ritiene di essere tale, ma non lo è.Quanto sarebbe disposto a pagare uno di voi, o giudici, per esaminare chi ha portato a Troia il grande esercito, oppure Odisseo o Sisifo e altre innumerevoli persone che si possono menzionare, sia uomini che donne?E il discutere e lo stare là insieme con loro e interrogarli, non sarebbe davvero il colmo della felicità?E certamente, per questo, quelli di là non condannano nessuno a morte.
Io sono la pioggia che fa ridere l’erba con la gioia della vita.
Chi se fa la mazza ce se vatte, chi lu pagliaro ce se accantona.Chi vuole comportarsi in un certo modo trova solo delusioni, chi tranquillamente trascorre la vita trova sempre un giaciglio che lo accoglie.
Io qui direi quello che intesi da persona ecclesistica costituito in eminentissimo grado cioè l’intenzione dello Spirito Santo essere di insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il Cielo.
Con tal umor si corteggiò mai donna?Con tal umor si vinse mai il suo cuore?Io l’avrò.
Nel concepire un ideale possiamo presumere quel che vogliamo, ma dovremmo evitare le impossibilità.
La terra non potrebbe sopportare due soli.