Arturo Graf – Antichi aforismi
La poesia può essere di qualche soccorso per chi deve sostenere il peso della povertà, e di soccorso anche migliore a chi deve sostenere il peso della ricchezza.
La poesia può essere di qualche soccorso per chi deve sostenere il peso della povertà, e di soccorso anche migliore a chi deve sostenere il peso della ricchezza.
Per imparare certe cose bisogna saperne disimparare certe altre.
Certe passioni dell’animo sono come alcune ferite del corpo, e per quanta cura si prenda di guarirla mi resta sempre la cicatrice e sono sempre in pericolo di riaprirsi.
Non sarebbe forse nessun eroe, se gli mancasse la speranza di godere degli onori e dè vantaggi che accompagnano l’eroismo.
Il far servire le passioni umane al comun bene è l’uso migliore che la politica possa farne.
L’oggetto dell’educazione e di rendere il corpo più agile e più robusto, lo spirito più illuminato, e il cuore più virtuoso.
Nessuno ha inclinazioni tanto cattive, le quali ben dirette non possono produrre delle lodevoli virtù, né spirito così falso, che ben coltivato non posso dare dei utili talenti.
Comincia l’incredulità quasi sempre dalla corruzione del nostro cuore, cresce poi, e si fortifica per quella dello spirito.
Il poco sapere allontana l’uomo dalla religione, ed una cognizione ben fondata ve lo riconduce.
Nessuno più noioso di chi perpetuamente si annoia.
Certissimo segno d’animo abietto e villano: umiliarsi, se trattato con durezza; se con mansuetudine, insolentire.
La popolarità è, di solito, una servitù illustre.
Il fine che soglion fare i superbi, è di perder tutto perché pretesero troppo.
Il saggio sa torcere in bene l’accidente infelice, e dello sciocco torce in male anche l’accidente favorevole.
Molti uomini che sembrano moderati nella loro devazione, ciò fanno per riuscir più alti di quel che sono.
Ordinariamente gli uomini riescono tali per tutto il corso della vita, quali vengono da principio eventualmente educati.
Non è proprio che delle grandi passioni di fecondar l’animo e l’intelletto, e di spinger l’uomo col solletico della gloria alle imprese grandi ed eroiche.