Antoine-Marie-Roger de Saint-Exupéry – Libri
[…] Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi tu sarai per me unico al mondo, e io per te unica al mondo. […] (da “Il piccolo principe”)
[…] Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi tu sarai per me unico al mondo, e io per te unica al mondo. […] (da “Il piccolo principe”)
Ho creduto a lei come si crede a un sogno. Quando è svanito sono scomparso con lui.
Se un lettore coscienzioso trova che un passaggio è oscuro, questo deve essere riscritto.
Io credo che il divertire sia una funzione sociale,corrisponde alla mia morale;penso sempre al lettore che si deve sorbire tutte queste pagine,bisogna che si diverta,bisogna che abbia anche una gratificazione;questa è la mia morale:uno ha comprato il libro,ha pagato dei soldi,ci investe del suo tempo,si deve divertire…Io penso che il diverimento sia una cosa seria!
-Avete mentito!-No – disse Lyra, – io ho mentito. Will non mente, non pensatelo nemmeno.
Non ci sarà tempesta che potrà fermarti. Non ci sarà fucile che ti metterà paura. Non ci sarà uomo che potrà dirti chi sei.
Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia.Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscità a nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e sopratuttto quanto più desiderea: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più a lungo di lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell’istante, perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo.