Anton Pavlovich Chekhov – Religione
Fra “Dio c’è”” e “”Dio non c’è”” si estende un campo vastissimo, che con grande fatica un autentico saggio attraversa.”
Fra “Dio c’è”” e “”Dio non c’è”” si estende un campo vastissimo, che con grande fatica un autentico saggio attraversa.”
Nazareno, tu che restituisci la voce ai muti e la vista ai ciechi, avresti potuto privarmi della parola e degli occhi. Avresti potuto rendermi pazzo e annebbiare per sempre la mia mente. Sarei diventato uno dei tanti derelitti coperti di mosche e stracci che dormono nella Gehenna. Vivrei ammassato intorno alle mura della città gridando frasi senza senso, con la mano tesa in cerca di un pezzo di pane. La gente guarderebbe dall’altra parte e cambierebbe strada per evitarmi. Sarei uno degli ultimi, uno di quelli che tu ami maggiormente.
La fede è una realtà viva che bisogna continuamente scoprire e approfondire affinché possa crescere.
L’idea di una religione universale (coltivata in laboratorio dagli scienziati) non esiste.
Le cose sante sono rivelate solo agli uomini santi.
Essere come Dio ci vuole. Umili, miseri, piccoli, con un grande cuore.
La sorte delle anime elette è il patire.