Antonella Coletta – Sogno
Non ho mai abbandonato i miei sogni. E loro, fedeli, mi son rimasti accanto in silenzio.
Non ho mai abbandonato i miei sogni. E loro, fedeli, mi son rimasti accanto in silenzio.
Tutto comincia con un sogno.
Che ve ne fate dei vostri sogni se al mattino col suono della sveglia li avete già scordati?
Una mente senza sogni è come un cielo senza stelle: semplicemente li nasconde.
Molti anni fa sognai Cristo, come viene rappresentato comunemente nelle immagini. Un volto da cui traspariva un odio e una ostilità inimmaginabili. Si diramavano da esso ostilità e morte, dai suoi occhi rivolti verso di me. Io ero molto giovane, ancora nella spensieratezza, non avevo idea chi fosse o da dove provenisse. Il signore della svastica stava di fronte ai miei pensieri con occhi di ghiaccio e fuoco. Mi odiava a tal punto da essere come un’ombra sulla mia vita, che il Bene tuttavia cercava di tenere lontano. Che alla fine riuscisse a ghermirmi, forse era inevitabile. L’istinto di sopravvivenza della terra e delle stelle non può fare più niente, solo impedire che al Male sia concesso di imperversare totalmente per diventare il padrone di tutta la vita oltre questo cielo, annientandola. Non per moralità inopportuna, ma per verità matematica, che gli angeli stessi usano e di cui dispongono.
Il sogno, un desiderio di vita nascosto in mille emozioni, quanto più vivido quanto più bello.
Come sarebbe più semplice la vita se agissimo sempre come i bambini, con le loro…