Antonella Coletta – Stati d’Animo
Non sono insicura. Sono fragile. È differente.
Non sono insicura. Sono fragile. È differente.
È possibile vi sia gente cui hai voluto tanto bene, donato un pezzo di te, che ti deluda così tanto e così spesso, senza rendersene minimamente conto – o fingendo anche in questo – da portarti a non provare per loro più niente? Sì è possibile, accade.
Siamo in primavera, la natura si risveglia, sboccia la meraviglia del bello, sboccia la vita, eppure certi cervelli non sbocceranno mai.
Circondarsi di persone e non di cose, è il primo passo verso la serenità.
Tu bevi vino per ubriacarti; io lo bevo perchè mi renda sobrio da quell’altro vino.
Scandagliare profondità di emozioni per trovare, ove sboccino, attimi sublimi. Sarà in uno sguardo, in un sorriso, in un bacio, in un saluto abbracciante, in una parola fantastica che ti porta a vedere l’oro del sole in quel cielo chiuso di grigio, ma che ugualmente illumina la tua vita di accogliente tepore d’umanità.
Ci sono persone che entrano a far parte del tuo mondo, te lo sconvolgono e poi spariscono, lasciandoti una vita che non ti appartiene più.