Antonella Coletta – Stati d’Animo
Ho dato troppa importanza a gente che meritava solo pugni. Ben assestati.
Ho dato troppa importanza a gente che meritava solo pugni. Ben assestati.
Io ci sono se ci sei tu per me ormai è finita l’epoca dei “ci sono” non corrisposti.
Lo porto addosso l’azzurro, come una seconda pelle.
Questo mondo è privo di sentimenti profondi, ecco perché molta gente si ferma sempre all’apparenza, perché non sa andare oltre.
C’è un confine sottile tra la realtà e l’idiozia, così sottile da essere sempre oltrepassato, cosa si prova a bloccare una persona, cosa si conclude, La vendetta, e la cattiveria, un dualismo che scoppia e fa scoppiare a tal punto da rendere cechi.
Vorrei essere un diario. Un diario lasciato sul ciglio di una strada o in una casa vecchia, abbandonata, piena di misteri e ricordi. Vorrei che qualcuno mi trovasse e che con l’entusiasmo di scoprire tutto quello che celo, non si soffermi sulla copertina rovinata. Vorrei che come in un diario, le persone non si preoccupassero degli spazi bianchi, ma dell’inchiostro incatenato dentro di me.
La solitudine è la dieta dell’anima.