Antonella Coletta – Tristezza
Il dolore è come un amante. Quando si insinua in te stringe fortissimo. Lascia lividi.
Il dolore è come un amante. Quando si insinua in te stringe fortissimo. Lascia lividi.
Nessuna valida soluzione potrà mai cancellare la sofferenza, per chi ha subito la traumatica esperienza delle molestie o della violenza sessuale. Solamente il tempo sarà ottimo debitore, affinché ricompenserà la bestia il tanto meritato dolore.
Chi dice “Com’è triste Venezia” non ha mai visto Monfalcone.
Se sei giù pensa a come vorrebbero ti sentissi le persone che ti vogliono bene.
Non mi fermerò più su alcune cose e persone. Da oggi lo prometto a me stessa. Ognuno badi alle cose sue. Dalle mie alcuni son completamente fuori. Non amo chi gioca con le parole, figurati chi gioca con le persone. E la vita non è né una partita, né una finzione. Per recitare ci sono i teatri.
Quando un tuo amico sta male, uno di quelli veri, non da sorrisi di circostanza o frasi fatte, quello delle confidenze vive, delle parole che sanno di fatti, dei musi lunghi che non esistono, di due anime che parlano col cuore. Quando sai che sta male, che vive un forte dolore ti blocchi, resti incredula e taci. Nessuna parola servirebbe, conservi i respiri affinché gli giungano come silenziosi abbracci.
Non basta la speranza a togliere quel peso della vita che non ti lascia neanche camminare. E ti chiedi perché, fermandoti a pensare non più ai quando, ma ai come, solo per andare avanti.