Antonella Coletta – Tristezza
Il dolore è come un amante. Quando si insinua in te stringe fortissimo. Lascia lividi.
Il dolore è come un amante. Quando si insinua in te stringe fortissimo. Lascia lividi.
Ed è quello il momento più brutto quando ti rendi conto che in realtà non sai niente di lui…
Ci sono dolori sui quali non serve piangere, non aiuta parlarne. Li devi soffrire e basta!
Io sono una che resta. Che resta sempre. A volte come una cretina. Resto quando la gente ha i suoi trip mentali, resto ad ascoltarli ed incoraggiarli. Resto ad aspettare chi vuol sparire per un po’. Il fatto è che poi ci si abitua a chi resta, lo si dà scontato… ebbene no. Proprio chi vuol compreso spesso non comprende. Non comprende che anche tu hai diritto ad un momento tutto tuo. Io questo non lo chiamo affetto. Non si dubita al primo silenzio. Un amico non lo fa. Tutti gli altri si… ma per me non sono amici!.
C’è in me una nostalgia di qualcosa che non esiste nella vita e nemmeno nella morte, un desiderio che su questa terra niente appaga, fuorché, in certi momenti, la musica, quando evoca le lacerazioni di un altro mondo.
Alcune ferite sono troppo profonde per essere curate.
Forse un giorno riuscirò a dare un senso e una motivazione a tutte le lacrime, a tutte le batoste e le sconfitte. A tutte quelle delusioni e ferite, a tutte le illusioni e le persone sbagliate che senza pensare mi hanno ferito. Forse un giorno arriverà quel qualcuno che mi farà dire: “Ne valeva la pena perché tutto quello che è stato mi ha portato te”!